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Juve-Guerreiro, Milan-esterno, Napoli e quei due: cosa manca

2 AGOSTO
CALCIO/CALCIOMERCATO

Cosa manca alle grandi: Juve, l’idea Rapha Guerreiro. Milan: davvero Berardi non serve? Inter: perfetta così, ma il Chelsea… Roma: Mourinho chiede il difensore. Napoli: Simeone-Raspadori.

TANCREDI PALMERI

A -10 dalla prima di campionato, pur avendo davanti ancora un mese di calciomercato però si può già capire chi ha fatto i compiti a casa e chi invece tenterà l’ultimo ripasso disperato. Ecco la radiografia sui bisogni delle grandi sul mercato.

Juventus: probabilmente la regina di questa finestra. Poi non sappiamo quale sarà il rendimento di Pogba e Di Maria, ma i 3 colpi fatti incidono sulla spina dorsale della squadra. Tutto a posto? Quasi. Nessuno può vantare una profondità di rosa come la Juve, al punto che sorprende Allegri scapricci tanto per avere un altro attaccante quando ha già in rosa Vlahovic, Chiesa, Di Maria, Kean, Kaio Jorge. Certo lo sappiamo Max com’è fatto, per cui non la supera il fatto di aver perso Morata a cui lui può chiedere tanto lavoro che col segnare c’entra poco. Ma siamo proprio sicuri che la priorità bianconera dovrebbe essere un altro 9, seppur di sacrificio? A scorrere la rosa, l’urgenza maggiore sembra il terzino sinistro. Ce ne sono due a disposizione, Alex Sandro e Luca Pellegrini, ma difensivamente nessuno dei due è sembrato all’altezza (anche vero che gli juventini hanno ormai preso a impallinare Alex Sandro oltre il lecito), e contrattualmente sono entrambi vicini all’uscita. E allora occhio all’idea Rapha Guerreiro: il portoghese del Dortmund è uno dei pochi affidabili in giro, e su di lui basterebbero i 20 milioni avanzati dall’incasso per De Ligt - anche se Paredes costa giusto quella cifra lì.

Milan: se arriva Renato Sanches la rosa è abbastanza al completo. La partita è da giocarsi, ma è tutt’altro che finita. Tutto ok a quel punto? Beh mancherebbe una cosa. Fatto salvo che la priorità di De Ketelaere è trequartista in mezzo, mancherebbe un po’ di fiducia sull’esterno destro d’attacco, a meno che non si voglia andare avanti con il tandem Messias-Saelemakers. L’idea Berardi non è depennata, anche se con il belga sembra esserci meno esigenza di spinta a destra e maggiore copertura. Da vedere se sia la scelta giusta, ma l’eventuale partenza di Raspadori potrebbe killerare ogni possibilità.

Inter: i nerazzurri sarebbero perfetti così. Pur avendo perso Dybala e Bremer, avrebbero comunque una delle migliori formazioni tipo, e ottimi ricambi. Sempre che Chelsea, e PSG, glielo permettano. Il punto è se Dumfries e/o Skriniar verranno lasciati alla base. Lo slovacco non si sostituisce, Milenkovic non ne è all’altezza, già meglio Demiral ma siamo comunque lontani. E anche senza Dumfries i problemi non diminuiscono: basti ricordare come l’anno scorso fu l’unica opzione potabile per sostituire Hakimi. Insomma ancora una volta per l’Inter non vendere sarà ben più importante che comprare.

Roma: imperioso il mercato, considerando Wijnaldum e Belotti come fatti. A quel punto forse mancherebbe qualcosa solo in difesa, per le pause di Smalling e Mancini. Il nome di Bailly svolazza, ma il suo vissuto in Premier non è per niente promettente. In questo caso, sì che Demiral potrebbe bastare.

Napoli: quanta roba c’è da fare qua invece. Ma serve un’altra punta, e Simeone come rincalzo ci può stare. E serve la fantasia, oltre Kvaratskhelia. Il campione d’Europa Raspadori costa una decina di milioni in più di Deulofeu, ma è una valutazione accettabile. Il Napoli ha soldi da spendere, deve solo cominciare a farlo. Con quei due colpi, già Spalletti avrebbe un fondo di tranquillità.

Certo, per lo scudetto… ne parliamo la prossima settimana.

 

TANCREDI PALMERI
pioli

Getty ImagesPioli durante una partita con il Milan

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