CALCIO/SERIE A

Milan, la musica alta a fine gara come gli idranti del Barcellona nel 2010

23 APRILE
CALCIO/SERIE A

I rossoneri hanno tentato di rovinare la festa dell'Inter alzando il volume delle casse per ostacolare i festeggiamenti nerazzurri

SPORT TODAY

23 dicembre 2007, Inter-Milan. Esattamente una settimana prima i rossoneri di Carlo Ancelotti hanno vinto il Mondiale per Club battendo 4-2 in finale il Boca Juniors di Palacio e vengono accolti in campo con il pasillo de honor dai nerazzurri di Roberto Mancini. Poi si va in campo, Pirlo porta avanti il Diavolo su punizione, Cruz e Cambiasso (quest'ultimo con la complicità di un Dida non proprio impeccabile) la ribaltano. Finisce 2-1, proprio come ieri, con i ragazzi di Simone Inzaghi che vincono il sesto derby consecutivo e si laureano campioni d'Italia per la 20ª volta conquistando, prima dei cugini, la tanto attesa seconda stella. Al termine del match parte la festa sugli spalti, ma stavolta la reazione degli avversari fa discutere.

Quel precedente al Camp Nou

Dopo il triplice fischio dell'arbitro Colombo e per diversi minuti, infatti, gli altoparlanti del Meazza hanno trasmesso musica techno a volume altissimo, tanto da disturbare gli addetti ai lavori. I decibel sono aumentati a dismisura con un solo obiettivo: rovinare i festeggiamenti dei tifosi nerazzurri e dei ragazzi di Simone Inzaghi. In molti hanno paragonato questa "caduta di stile" a quando accaduto il 28 aprile 2010, quando al Camp Nou vennero azionati gli idranti per impedire all'Inter di José Mourinho di festeggiare il passaggio del turno contro il Barcellona di Pep Guardiola. Alla fine a Madrid Javier Zanetti alzò al cielo la terza Champions League della storia nerazzurra, stavolta toccherà a un altro argentino, Lautaro Martinez, sollevare il 20° scudetto. Stesso epilogo, con buona pace degli avversari. 

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