QUESTO SITO NON RAPPRESENTA UNA TESTATA GIORNALISTICA IN QUANTO VIENE AGGIORNATO SENZA ALCUNA PERIODICITA'

Lukaku, nostalgia Inter: Big Rom vuole tornare

24 FEBBRAIO
CALCIO/SERIE A

Marotta e Ausilio hanno puntato Scamacca, lo stipendio del belga sembra incompatibile con il nuovo corso nerazzurro. Ma c'è uno spiraglio

SPORT TODAY

Non è come se lo aspettava. Il ritorno ai Blues è senza dubbio diverso da come se lo era immaginato e di come lo aveva sognato quest'estate Romelu Lukaku. Big Rom ha lasciato Milano da vincitore, osannato come un re dopo aver contribuito in maniera assolutamente determinante a cucire sul petto dei nerazzurri uno scudetto meritatissimo. Ma poi succede che il calciomercato scombussoli le carte. L'Inter ha bisogno di rientrare di parecchi denari e di alleviare la voce degli stipendi, dove, quello del belga pesa molto. Come in un puzzle perfetto le tessere si incastrano a meraviglia quando il Chelsea, fresco campione d'Europa, bussa alla porta dei nerazzurri per il centravanti belga. L'affare si fa con la soddisfazione di entrambe le parti e anche di Romelu, felice di tornare a vestire la maglia del Chelsea, con la speranza di essere trascinatore come all'Inter verso la conquista della Premier.

Ma la realtà è un'altra. Il belga, dopo un inizio positivo si perde, non è più lui. Il suo sguardo da guerriero si perde dietro occhiali da sole e cappellino. Addirittura Tuchel lo esclude anche in Champions League, lasciandolo spesso in panchina per tutti i 90 minuti, recupero compreso. Dove è finito Lukaku? Romelu Lukaku è in grossa crisiè diventato un problema per il Chelsea. Sabato contro il Crystal Palace Lukaku ha stabilito un record negativo: solo sette palloni toccati (uno era il calcio d’inizio), un dato drammatico, mai visto prima. Solo cinque gol segnati fino adesso in diciassette apparizioni, troppo poco per mister 115 milioni.

Lukaku al Chelsea non è felice. Non si sente valorizzato, non è riuscito a inserirsi e il suo obiettivo di essere protagonista è ormai svanito. Questione tattica, forse, perché il gioco di Tuchel, fondato sul possesso-palla, non si adatta a Lukaku, che invece si esalta a campo aperto. L'orgoglio di essere ancora più grande e uno stipendio da 12 milioni di euro lo hanno portato via dall'Inter. E ora forse è tardi per invertire il corso della storia. Sì, perché l'Inter sta già pensando a Scamacca per il futuro. Il baby colosso romano rispecchia i nuovi parametri salariali imposti dalla società: un dettaglio non da poco, per un club che ancora deve fare i conti con un quadro economico delicato. 

Perché il ritorno di Lukaku all'Inter si possa concretizzare, o perché almeno si possa iniziare a parlarne, servirebbero due precondizioni: l'apertura del Chelsea al prestito e la disponibilità del giocatore a sforbiciare abbondantemente il suo ingombrante ingaggio. 

Al momento è difficile ipotizzare un simile scenario, per quanto il calcio ci abbia abituato a ribaltoni improvvisi. In ogni caso, se l'Inter dovesse chiamarsi fuori, ciò non si tradurrebbe necessariamente nella permanenza forzata di Lukaku alla corte di Abramovich. Pochi chilometri più a nord, infatti, c'è il suo vecchio mentore. Il Tottenham di Conte e Paratici potrebbe essere la via di fuga ideale di Lukaku, magari all'interno di uno scambio con Harry Kane, da tempo in rotta con gli Spurs. Ritrovare l’allenatore che più d, magari all'interno di uno scambio con Harry Kane, da tempo in rotta con gli Spurs. Ritrovare l’allenatore che più di ogni altro ha saputo collocarlo al centro di un progetto potrebbe essere l’unico modo per tornare a sorridere. 

lukaku, conte

Getty Imageslukaku conte

NOTIZIE CORRELATE