CALCIO/CHAMPIONS LEAGUE

UEFA, la UE si esprime contro la Superlega: "No a competizioni chiuse"

30 NOVEMBRE
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Ennesimo provvedimento a sfavore della Superlega, ma questo potrebbe essere davvero l'ultimo.

SPORT TODAY

Altra durissima stoccata al progetto Superlega, del quale attualmente fanno parte ancora solamente Juventus, Real Madrid e Barcellona. Con una nota sul proprio sito ufficiale, la UEFA annuncia la risoluzione con la quale, nella giornata di oggi, i 27 ministri dello sport dell'Unione hanno detto no alle competizioni chiuse, che minerebbero lo spirito europeo. Questa la nota integrale apparsa oggi sul sito della UEFA:

"I ministri dello sport dell’Unione europea hanno adottato una risoluzione del Consiglio dell’Unione europea sul modello sportivo europeo. La risoluzione, approvata all’unanimità per conto dei 27 stati membri, chiede di rafforzare lo sport organizzato basandosi sui valori dell’Europa e di tutelarlo da minacce come le competizioni chiuse. La risoluzione dà seguito al sostegno al modello sportivo europeo espresso recentemente sia dal Parlamento che dalla Commissione europea. La risoluzione del Consiglio dell’Ue è una pietra miliare che darà forma allo sport europeo nei prossimi decenni. La Uefa applaude la determinazione dei ministri dello sport europei nel giungere all’accordo e accoglie con favore le idee del Consiglio dell’Ue sul futuro della politica sportiva in Europa".

Sempre seconda la UEFA, infatti: "per quanto riguarda il calcio europeo, la posizione del Consiglio offre un sostegno fondamentale ai nostri valori e al nostro modello solidale. In effetti, la visione politica dell’Ue sostiene e si allinea totalmente al modello di governance della Uefa», continua la nota. «Per esempio, i 27 stati membri riconoscono il ruolo centrale delle federazioni nella supervisione dell’organizzazione e del funzionamento dei rispettivi sport e nel riconciliare i portatori di interesse affinché tutti contribuiscano al sano sviluppo dello sport".

Tutti gli stati dell'Unione, con questa risoluzione: "confermano esplicitamente le caratteristiche fondamentali del modello sportivo europeo, come struttura piramidale, sistema aperto di promozioni e retrocessioni, approccio verso il calcio di base e solidarietà, nonché il ruolo dello sport nell’identità nazionale e le sue funzioni sociali ed educative». In termini più espliciti, riferisce la nota, «la risoluzione del Consiglio fa eco alle recenti posizioni del Parlamento e della Commissione europea e rifiuta le competizioni chiuse come la Superlega, ribadendo il principio di apertura delle competizioni sportive e dando priorità al merito sportivo. È importante sottolineare che la risoluzione sottolinea anche che le organizzazioni sportive devono continuare a impegnarsi per una maggiore trasparenza e una migliore governance, tenendo anche conto di una serie di riforme sostenute o già attuate dalla Uefa".

L'UE si rivolge anche a favore delle Federazioni di ogni singolo paese dell'Unione: "richiede una maggiore inclusione delle parti interessate nei processi decisionali, in particolare nei confronti di tifosi e atleti. La Uefa intende approfondire questi temi con i principali portatori di interesse del calcio nell’ambito della Convenzione sul futuro del calcio europeo".

Soddisfatto il commento del numero 1 della UEFA Aleksander Ceferin: "E' una dichiarazione d’intenti storica da parte degli stati membri dell’Ue; non c’è dubbio che l’Europa e lo sport europeo riusciranno a proteggere e promuovere il nostro modello sportivo. Ora abbiamo un piano d’azione a lungo termine a livello continentale per difendere un progetto basato sui valori, socialmente integrato e aperto. Con il sostegno al nostro modello, il calcio europeo ne rimarrà l’esempio principale".

Aleksander Ceferin

Getty ImagesAleksander Ceferin

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