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Olimpia Milano: tutti i sogni di Giorgio Armani

20 GIUGNO
BASKET/LBA

Terza stella, Eurolega e Olimpiadi estive a Milano

SPORT TODAY

Re Giorgio è tornato vincitore. Dopo la bruciante sconfitta dello scorso anno, quando proprio la Virtus Bologna aveva battuto 4-0 Milano, l'Olimpia è tornata a cucirsi sul petto l'ennesimo scudetto italiano. Il numero 29 per la precisione, quello che prelude alla terza stella.

Giorgio Armani ha tre grandi sogni, progetti e desideri e ha voluto raccontarli in una lunga intervista concessa alla Gazzetta dello Sport. Il numero uno dell'Armani ha voluto sottolineare l'ottimo lavoro svolto da coach Ettore Messina e in più ha posto l'accento su Sergio Rodriguez, autore, secondo il presidente di una stagione encomiabile sotto tutti i punti di vista.

Due sogni sono legati ovviamente al basket e all'Olimpia Milano. Il primo è quello di poter vincere presto un altro scudetto per arrivare alla terza stella, l'altro è legato al successo in campo europeo, potendo un giorno alzare la coppa di Eurolega.

"Gli scudetti sono tutti belli, ma questo forse vale un po' di più, perché è il frutto di un cambio di mentalità all'interno della società, che dà la sensazione di una maggiore stabilità rispetto al passato. Forse è più facile vincere lo scudetto da terza stella che l'Eurolega. Ma noi per mentalità, per storia societaria e per DNA non facciamo mai scelte. Quindi proveremo a vincere tutto senza accontentarci di qualcosa di meno".

Armani è convinto che il successo ottenuto quest'anno sia merito di due persone: coach Messina e Rodriguez, ecco le parole del numero uno di Milano. "Il merito di questo scudetto è principalmente del coach Messina, perché è una persona speciale. In campo, posso dire che Sergio Rodriguez è stato probabilmente il leader. Ma ci sono stati tanti altri giocatori, anche se tutto alla fine viene ricondotto all'allenatore, il faro della squadra. Se Rodriguez lascerà Milano lo farà per motivi personali, per essere più vicino a casa, in Spagna, e non per una questione sportiva o contrattuale. E questo non è un argomento negoziabile. Resta il fatto che è un giocatore che ha contribuito a dare un'immagine diversa dell'Olimpia all'Europa intera".

Infine l'ultimo sogno è quello legato alla città di Milano: "Dopo Roma 1960 mi piacerebbe che anche le Olimpiadi estive tornassero a distanza di tanti anni in Italia. Per Milano potrebbe essere l'occasione per restituire al mondo l'immagine che questa città si è costruita, contemporanea, vitale, fattiva, di apertura verso il futuro".

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