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Atletica, Schwazer a Tokyo? "Bisogna fare istanza al CIO"

23 FEBBRAIO
ALTRI-SPORT/ATLETICA

Ne ha parlato l'avvocato dell'azzurro, Gerhard Brandstaetter in un'intervista ad AGI

SPORT TODAY

Molti sperano di veder Alex Schwazer ai Giochi Olimpici di Tokyo di quest'estate. Per farlo però bisognerà affrontare il capitolo giustizia sportiva come ha chiarito il suo avvocato ad AGI.

Gerhard Brandstaetter, avvocato bolzanino che sin dal 2012 lo difende, ha spiegato che per poter almeno sperare di poter vedere l'azzurro a Tokyo per prima cosa e anche in fretta, bisognerà esporre una istanza al CIO che dovrà così verificare lo status delle cose e mettere ulteriore chiarezza su una vicenda dai contorni torbidi.

“In questi giorni stiamo valutando la strada da percorrere, presenteremo ancora istanza alla Corte federale svizzera e anche alla Corte Europea per i Diritti dell’Uomo dove, però, i tempi si prospettano lunghi – ha aggiunto Brandstaetter –. Il Comitato Olimpico Internazionale è ente supremo e per questo chiederemo un suo intervento”.

L'avvocato, dopo la presa di posizione della Wada (Agenzia mondiale antidoping) si è detto intristito dalla reazione di un organismo del genere che ha tentato di screditare la giustizia italiana.

Alex Schwazer, che oggi ha 36 anni, è stato campione olimpico della 50 km di marcia nel 2008 a Pechino e poi, come ammesso, nel 2012 è stato trovato positivo ad un controllo antidoping.

Alex Schwazer

Getty ImagesAlex Schwazer

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