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“Io non mi sono mai proposta, viceversa l’idea nacque dal c.t. Mazzanti - dice Francesca -. Allora ho scelto di rimettermi in discussione e tornare a giocare con Busto. Mi ha fatto poi male leggere delle dichiarazioni del c.t. dove sosteneva che non mi avrebbe mai convocato”.
“Il cartone animato ‘Mila e Shiro’ mi ha ispirato - continua poi la “Picci” -. Volevo giocare contro la Nazionale di Mila e ci sono riuscita. Ho sfidato il Giappone. Il sogno di vestire la maglia azzurra è stato così grande che ci sono riuscita arrivando a vincere il Mondiale”.
Per quanto riguarda le nazionali azzurre, che non hanno mai vinto un oro olimpico sia al maschile che al femminile, Piccinini la pensa così: “Io non credo alla maledizione dei Giochi. Penso che la medaglia si debba meritare e a noi è sempre mancato qualcosa. Ad Atene nel 2004 Bonitta ha scelto di non farmi giocare quasi mai, voleva essere lui la prima donna. A Pechino invece è stata un’edizione sfortunata a cominciare dal lutto che colpì Tai Aguero con la morte della mamma”.
Getty ImagesFrancesca Piccinini