ALTRI SPORT/ATLETICA

Jacobs, cambio d'allenatore per rilanciarsi: "Posso bissare Tokyo”

30 NOVEMBRE
ALTRI-SPORT/ATLETICA

Il campione olimpico dei 100 metri è carico e motivato in vista dei Giochi di Parigi: ecco le sue parole al quotidiano la Repubblica

SPORT TODAY

«Sono arrivato a 4 centesimi dalla finale mondiale, con soli dieci giorni di allenamento. Quanti ci riuscirebbero? Negli ultimi due anni nessuno ha vinto con un tempo inferiore a 9"80, il mio crono di Tokyo che posso ripetere». Marcell Jacobs ci crede. Il campione olimpico dei 100 metri ha deciso nei mesi scorsi di separarsi dal suo storico coach Camossi e volare negli Usa, agli ordini di Rana Raider, per provare a rilanciarsi in vista di Parigi dopo le ultime difficili stagioni. «Ho cambiato praticamente tutto il mio modo di lavorare - racconta a "Repubblica" sulla sua nuova vita a Jacksonville -. Alla fine degli allenamenti ero distrutto, non vedevo l'ora di tornare a casa, mettermi nel letto e svegliarmi il giorno dopo. Le prime settimane le ho subite abbastanza». Ma allenarsi con i vari De Grasse, Blake, Bromell e Sani Brown è un grande aiuto: «Sono i primi a incitarti a dare di più, nonostante sappiano che saremo avversari. Facciamo le ripetute insieme, ci trasciniamo a vicenda, quel che mi è sempre mancato e che ho sempre desiderato. In un gruppo così vedi che non sei l'unico a soffrire, il confronto con gli altri ti porta a spingerti oltre il limite».

Sul cambio di coach e i nuovi metodi

A proposito del suo nuovo coach e della decisione di separarsi da Camossi, Jacobs rivela: «È un uomo veramente competente, con tanta esperienza. Mi ha illuminato e permesso di vedere gli esercizi in un modo diverso. Negli ultimi due anni volevo vincere tanto e non ci sono riuscito, stavo perdendo moltissimo tempo. Era il momento di cambiare qualcosa. Non sono uno che ha paura di buttarsi in nuove esperienze, di ricominciare tutto daccapo. So che il prossimo anno arrivano le Olimpiadi, sono il campione in carica, non posso perdere tempo. Volevo quelle emozioni, quella felicità che ora posso dire di aver ritrovato».

Jacobs guarda a Parigi con ottimismo

Il sogno è quello di fare il portabandiera a Parigi: «Se poi scelgono Tamberi, che ha vinto tutto e se lo merita, mi impegnerò ancora di più per vincere ed essere portabandiera nella prossima Olimpiade - continua il classe '94 che punta a uno storico bis, non solo nei 100 ma anche nella staffetta -. Quello che abbiamo fatto a Budapest è stato importantissimo, abbiamo ricordato il lavoro di anni per vincere l'oro di Tokyo, e quanto ancora siamo forti. Possiamo limare qualcosa, soprattutto nei cambi. Sono sicuro che a Parigi entreremo con lo stesso spirito sapendo che siamo i campioni olimpici e potremo ripeterci».

Marcell Jacobs

Getty ImagesMarcell Jacobs

NOTIZIE CORRELATE